venerdì 9 maggio 2014

Caetano Veloso live in Roma 7.5.2014



Da dove cominciare per descrivere Caetano Veloso?
Si rischia di essere banali ma la prima cosa che colpisce è la voce meravigliosa, che sembra non scalfita dagli anni, che sono ben 72.
Una voce duttile, che si fa potente quando Caetano si lancia in dei rock travolgenti come "Odeio" e dolce quando ci regala "Leaozinho" suo vecchio cavallo di battaglia.
La sala dell'auditorium di via della Conciliazione in Roma è gremita, tra i vip scorgiamo anche l'attore americano Willem Dafoe, le luci si abbassano e tra gli applausi Veloso fa il suo ingresso con la Banda Ce, che lo accompagni ormai da quasi dieci anni, sia dal vivo che in studio, e con cui ha realizzato una trilogia di album eccezionali: Ce-Zii e Zie e l'ultimissimo album Abraçaço.
La banda Ce è formata da Pedro Sà alla chitarra, Marcelo Callado alla batteria e da Ricardo Dias Gomes al basso e alle tastiere.
Il concerto si apre con la nuovissima "A bossa nove è foda", contraddistinta da sonorità elettriche e bei cambi di ritmo.
Poi subito una ovazione per la performance di "Coraçao Vagabundo" una delle primissime canzoni scritte da Caetano, contenuta nel suo album di esordio registrato insieme a Gal Costa.
La canzone è stata aggiunta appositamente in scaletta per le date europee, perchè Veloso sa che questa canzone è molto amata alle nostre latitudini.
La voce si scalda sempre più e Caetano ci regala altre canzoni del nuovo album tra le quali "Abraçaço" caratterizzata da una chitarra distorta e da un vorticoso assolo con cui Pedro Sà mostra tutta la sua valenza alla chitarra.
Un'altra canzone molto bella è "Homem" contenuta nel primo album registrato con la banda Ce risalente al 2006, il testo che solo il genio di Veloso poteva concepire, parla della sua unica invidia verso le donne, che non è data dalla loro alte capacità intuitive, dalla loro fedeltà, dalla loro intelligenza ma dalla loro capacità di provare orgasmi multipli!
La cosa che ho apprezzato tantissimo è la capacità di Caetano di scegliere i pezzi da suonare dal vivo, con scelte a volte coraggiose, visto che non ha eseguito tanti suoi grandi successi per dar spazio alle nuove composizioni.
Il concerto volge al termine e Caetano canta in italiano la famosissima "Come prima" di Tony Dallara che nel 1957, anno della sua pubblicazione registrò un record di vendite con 300.000 copie vendute e poi canta in inglese "Nine of out ten" composta non a caso quando era in esilio forzato a Londra causa dittatura militare in Brasile.
E' la volta di "A luza da tieta" e il pubblico canta l'irresistibile ritornello insieme a Veloso, poi cala il sipario. La band saluta il caloroso pubblico romano, che non esita a richiedere un bis. Caetano allora non può far altro che uscire di nuovo ed eseguire altri due pezzi per la gioia di tutti, il primo è "Sampa" la canzone che scrisse come atto d'amore verso la città di San Paolo e l'ultimo è "De noite na cama", poi è veramente la fine, Veloso saluta stringendo le mani ai fan nelle prime file, una ragazza sale addirittura sul palco e se lo abbraccia forte!
Speriamo di rivedere presto questo grande artista che con la sua musica ci ha fatto sentire tutti brasiliani per una notte.
L'abraçaço tour continua con altre due dati italiane a Bari e Sassari per poi spostarsi in altri paesi Europei tra i quali Parigi, Barcellona e Madrid.

Setlist del concerto:

1.A bossa nove è foda
2.Coraçao vagabundo
3.Quando o galo cantou
4.Um abraçaço
5.Parabens
6.Homem
7.Um comunista
8.Triste Bahia
9.Estou triste
10.Odeio
11.Escapulario
12.Funk melodico
13.Alguem cantando
14.Quero ser justo
15.Eclipse oculto
16.O leaozinho
17.O imperio da lei
18.Reconvexo
19.Voe nao intende nada
20.Come prima
21.Nine out of ten
22.Sampa
23.De noite na cama



Caetano esegue "Reconvexo", una delle mie preferite della serata:




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