mercoledì 14 marzo 2012

Noel Gallagher live -Roma- Palazzetto Atlantico 13.3.2012


Dopo la recensione del concerto dei Beady Eye, capitanati da Liam Gallagher, eccoci a raccontare l'esibizione dell'altro fratello Gallagher, Noel, vera mente del glorioso gruppo degli Oasis, che insieme ad altri gruppi quali Blur, Suede e Pulp è stato il re incontrastato del Brit-pop degli anni '90.
I fan hanno ormai metabolizzato lo scioglimento degli Oasis e sono pronti ad accogliere le nuove composizioni di Noel, tra l'altro veramente buone, con entusiasmo e gioia.
Il nome completo dato da Noel al suo gruppo è "Noel Gallagher's high flying birds", e infatti il nostro Noel non vola certo basso. Nella sua scaletta infatti alcuni dei suoi nuovi bravi non sfigurano di fronte ad alcuni capolavori dell'era Oasis.
Certo va detto che la qualità di canzoni quali "Supersonic", "Don't look back in anger" e "Whatever" rimane inarrivabile, ma la vena melodica di Noel non sembra certo esaurita ed il suo primo lavoro solista lo conferma in pieno.
La canzone che apre il concerto proviene dall'era Oasis, "It's good to be free", ovvero è bello essere liberi, metafora perfetta all'attuale condizione di "The Chief" come lo chiamano i fan.
Infatti dopo gli ultimi periodi burrascosi trascorsi con Liam negli Oasis, fatti di liti, insulti e di ben poca musica, Noel può finalmente sentirsi libero di gestire la sua carriera in maniera completamente autonoma.
Il nuovo album è suonato quasi per intero, ed i pezzi più belli sono sicuramente "Dream on", "If I had a gun" e "What a life" quest'ultima dedicata a Mario Balotelli, attaccante che milita nella squadra del cuore di Noel, il Manchester City.
Il concerto procede spedito, con Noel che parla pochissimo, limitandosi a un paio di parole in italiano per ringraziare tra una canzone e l'altra il caloroso pubblico accorso al Palazzetto Atlantico di Roma.
La band con cui Noel si accompagna è composta dal batterista Jeremy Stacey (dai Lemon Trees), al basso Russel Pritchard (dai Zutons), Tim Smith alla chitarra e Mike Rowe alle tastiere.
Noel arrichisce la scaletta anche con dei singoli non contenuti nell'album ufficiale quali "The good rebel" e "Freaky Teeth". Quello di relegare canzoni di alta qualità fuori dagli album è sempre stata una pecularità del buon Noel, basti citare l'esempio della bellissima "Masterplan" a suo tempo tenuta fuori dall'album "What's the story morning glory". Un lusso insomma che pochi artisti possono permettersi.
Se proprio dobbiamo trovare la pecca nel concerto di Noel, secondo me sta nel fare una scaletta troppo breve, il concerto infatti dura 1 ora e 30 minuti e magari con l'aggiunta di almeno un'altra decina di pezzi del periodo Oasis potrebbe sicuramente salire di qualità ed arrivare alle due ore di musica.
Noel alterna la chitarra elettrica a quella acustica, ad esempio per regalarci la sognante "Talk tonight" altro caso di gemma Oasis non contenuta in nessun album ufficiale ma relegata a singolo.
Il concerto si chiude con un poker eccezionale di canzoni, tutte targate Oasis.
Si inizia con "Whatever", poi "Little by little", "The importance of being idle", per chiudere con la stupenda "Don't look back in anger" nella quale Noel potrebbe benissimo suonare solo la chitarra perchè a cantarla ci pensa interamente il pubblico.
Noel ci saluta, volerà subito a Milano per un concerto acustico per sole 150 persone, mentre per il futuro c'è un secondo disco quasi finito in collaborazione con il gruppo "The Amorphous Androgynous" che desta molta curiosità e siamo sicuri che il nostro Noel farà nuovamente centro!

Ecco la scaletta completa del concerto:

1.(It's good) to be free
2.Mucky fingers
3.Everybody's on the run
4.Dream on
5.If I had a gun
6.The good rebel
7.The dead of you and me
8.Freaky teeth
9.Supersonic
10.(I wanna live in a dream) in my record machine
11.AKA... What a life!
12.Talk tonight
13.Soldiers boys and Jesus freaks
14.AKA...Broken arrow
15.Half the world away
16.(Stranded on) the wrong beach
17.Whatever
18.Little by little
19.The importance of being idle
20.Don't look back in anger
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lunedì 12 marzo 2012

Litfiba live Roma -Palalottomatica- 10.3.2012


Al Palalottomatica di Roma sono di scena i Litfiba, storico gruppo rock italiano formatosi agli inizi degli anni '80.
Prima di lanciarci nella recensione del concerto ripercorriamo brevemente la carriera di questa band che deve la sua formazione al chitarrista Ghigo Renzulli e al bassista Gianni Maroccolo.
Piero Pelù oltre ad essere la voce del gruppo è anche elemento carismatico e vero animale da palcoscenico.
La band inizialmente si ispira a sonorità punk e new wave per poi virare su un pop rock più commerciale con il passare degli anni.
Il vertice creativo del gruppo è senza dubbio tra i due album "17Re" e "Tre".
Nel 1999 dissapori tra Ghigo e Piero portano il gruppo allo scioglimento.
Piero Pelù lascia il marchio Litfiba a Ghigo Renzulli che continuerà l'avventura del gruppo con Cabo Cavallo alla voce, facendo però sempre rimpiangere Pelù e i vecchi tempi, mentre Piero si lancerà in una carriera solista senza troppi successi.
A distanza di dieci anni, nel 2009 la clamorosa reunion sancita da un album live "Stato libero di Litifba" con due inediti e relativo tour.
Il  tour odierno invece si appoggia ad un album nuovo di zecca "Grande Nazione" che pur non toccando picchi qualitativi alti si lascia ascoltare molto bene e non a caso la band toscana lo suona quasi interamente in concerto.
Iniziamo col dire che la voce di Pelù, a dispetto delle 50 primavere appena compiute, è in grandissima forma, mentre la chitarra di Ghigo è al solito puntuale e pulita, e pur non lasciandosi mai andare a grossi virtuosismi risulta piacevole e funzionale alle canzoni.
Gli altri membri della band sono Daniele Bagni al basso, Pino Fidanza alla batteria, Federico Segona alle tastiere e Cosimo Zannelli alla chitarra ritmica.
Si parte, la prima canzone non poteva che essere fragorosa e roboante, direttamente dal nuovo album "Squalo". Rotto il ghiaccio si fa un salto indietro nel tempo fino all'album "Terremoto" con la canzone "Dimmi il nome", una delle tante canzoni dei Litifba che uniscono alla buona melodia anche un testo di protesta e riflessione.
Poi altre canzoni dal nuovo album accolte in maniera molto positiva dal pubblico che riempie il palazzetto romano.
Ed ecco la prima chicca della serata, "La preda" una delle prima composizioni della band toscana che non veniva riproposta dal vivo da tanti anni, stesso discorso per "Cane" altro pezzo dei tempi di "17Re".
Sicuramente tra le più apprezzate dal pubblico la sempreverde "Tex" e la bellissima "Lulù e Marlene" dedicata al grande Lucio Dalla.
Non poteva mancare un salto nel periodo "El diablo", col l'omonima canzone e con altri due pezzi tirarti quali "Proibito" e "Gioconda".
Tra le mie preferite senza dubbio "Cangaceiro" canzone dei primi anni 90 che trovo sempre più bella ad ogni ascolto, mentre tra le nuove "Luna Dark" molto psichedelica.
Il concerto viene chiuso da "Spirito" e "Ritmo#2".
Il tour dei Litfiba riparte tra un mese, dopo questa breve anteprima che ha interessato Firenze, Milano e Roma.

Ecco la scaletta completa del concerto:

1.Squalo
2.Dimmi il nome
3.Grande Nazione
4.Prima guardia
5.Barcollo
6.Fiesta tosta
7.La preda
8.Luna dark
9.La mia valigia
10.Brado
11.Tex
12.Anarcoide
13.Lulù e Marlene
14.Gioconda
15.Cane
16.Cangaceiro
17.Elettrica
18.Fata Morgana
19.Cangaceiro
20.Lacio Drom
21.Proibito
22.El diablo
23.Spirito
24.Ritmo#2





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lunedì 5 marzo 2012

Greg Stand Up Comedy Quartet


Lunedì 27 febbraio 2012. La cornice è quella del Fonclea, piccolo pub in zona prati e lo spettacolo è quello di Claudio Gregori, in arte Greg, che per questa sera si separa dal collega Lillo per regalarci una serata di musica anni '50 condita dalle sue spassose gag.
In realtà quella della musica è la passione principale di Greg, come lui stesso spesso ricorda in molte interviste. Appassionato di musica anni 50-60, specialmente blues e swing e con una adorazione particolare per i Beach boys, Greg spesso si lancia in serata musicali con i suoi svariati gruppi, tra i quali il più famoso è senza dubbio quello dei Blues Willies. Se invece decide di regalarci una serata demenziale allora il gruppo di riferimento non può che essere quello dei Latte e i suoi derivati, stavolta insieme a Lillo alias Pasquale Petrolo.
Questa sera invece il gruppo di Greg prende il nome di "Greg stand up comedy quartet" ed è composto dal bravissimo tastierista Attilio Di Giovanni, da Stefano Nunzi al contrabbasso e da suo fratello Andrea alla batteria.
L'humor di Greg è tipicamente inglese e le sue battute non sono mai volgari.
Anche senza la sua spalla storica Lillo, strappa risate su risate al pubblico del Fonclea, recitando poesie, parabole e apotfegmi, la maggior parte dei quali tratti da un suo libro dal titolo "Aggregazioni" uscito nel 2007.
Geniale l'inizio di Greg, che testualmente dice: "Sta per iniziare una serata di grande musica e divertimento, peccato che non farete in tempo perchè è all'Alexanderplatz!"
Come detto in apertura il repertorio musicale è prettamente anni 50, Greg pesca nel canzoniere di Frank Sinatra, Tony Bennett e Bing Crosby aggiungendovi  qualche sua composizione ironica.
Greg porterà ancora al Fonclea il suo Stand up comedy quartet, la prossima esibizione sarà lunedì 12 marzo. Non perdetela se volete regalarvi un paio d'ore di puro divertimento.

Scaletta:
1.Pennies from heaven (Bing Crosby)
2.Come fly with me (Frank Sinatra)
3.Just in time (Tony Bennett)
4.Sono un robot ahimè (Greg)
5.Close to you (Carpenter)
6.Taking a chance on love (Frank Sinatra)
7.Te sta a incastrà (Greg)
8.Spot
9.I fanta-animali
10.Schirichiladidudiè
11.Lettere apostoliche
12.I left my heart in San Francisco (Tony Bennett)
13.You're nobody till somebody loves (Frank Sinatra)
14.Poesie varie
15.Accadde a Monterrey
16.Torvajanica
17.Cry me a river (Ella Fitzgerald)

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