mercoledì 14 aprile 2010

Sergio Caputo Live al The Place di Roma -Recensione-

Ciao a tutti, voglio innaugurare il mio blog di recensioni musicali e di costume al grande Sergio Caputo, artista che magari non sarà da stadi pieni e da folle urlanti ma che con il suo jazz-swing ha davvero arricchito il canzoniere della musica italiana, con canzoni mai banali (anche quando si parla di canzoni d'amore) e toccando le tematiche più varie con testi brillanti e spesso ironici.
Ma veniamo al dunque e passiamo alla recensione del concerto tenuto da Sergio Caputo ieri 13 aprile 2010, al The Place di Roma, piccolo ma accogliente locale a due passi da Castel Sant'Angelo.
Per le date romane, Sergio si fa accompagnare da Patrizio Sacco al basso da Marco Monaco alla batteria e da Mario Dovinola alle tastiere e nonostante il quartetto abbia avuto poco tempo per provare le canzoni in scaletta, l'intesa è veramente buona.
Sergio apre il concerto con "Io e Rino" brano di apertura del suo album più bello:"Un sabato italiano" e continua con una canzone che raramente aveva eseguito live: "Cento gocce di pioggia", un pezzo molto country, poi snocciola con grande disinvoltura una serie di classici che sembra non conoscano l'usura del tempo come "Ma che amico sei", "Il Garibaldi Innamorato" e "L'astronave che arriva" fino ad una strepitosa "Non bevo più tequila" eseguita in una nuova veste, con un ritmo più sincopato. E qui sta il bello della musica jazz che si presta molto ad essere modellata ed a seguire gli umori dell'artista del momento, senza rimanere ancorata a degli schemi ben precisi.
Prima di arrivare al break c'è spazio ancora per qualche sorpresa, Sergio ripesca un brano dall'album "Lontano che vai" del 1989, per la precisione di tratta di "Dammi un pò di più" e lo lega in medley con "Flamingo" brano che aveva portato a San Remo nel 1998.
Arriva il momento dell'ospite che in questo caso corrisponde al nome di Max Tortora, che è un grande fan di Caputo e ci stupisce eseguendo al piano, nonostante un po di emozione, una bellissima versione di "Spicchio di luna" alternandosi al canto con Sergio.
Dopo 10 minuti di pausa si riprende con quattro canzoni eseguite da Caputo solamente voce e chitarra acustica, si parte con "Cimici e bromuro" e si prosegue con "Week end", "Effetti personali" per finire con "Visite a sorpresa" che la si può gustare anche nel cd di Sergio Caputo "A tu per tu" uscito qualche anno fa e in cui l'artista romano ci regala nove pezzi solo voce e chitarra acustica.
Rientra la band per regalarci un finale mozzafiato che comprende classici come "Metamorfosi", "Bimba se sapessi", l'immancabile evergreen "Un sabato Italiano" e "Merci Bocu" con Max Tortora che torna al piano acclamato dal caloroso pubblico del The Place.
L'onore di chiudere questa bella serata spetta a "Mettimi giù", poi Sergio ci ringrazia e noi ringraziamo lui per averci regalato l'ennesima serata di buona musica.
L'unico rimpianto è stata l'assenza del bravissimo Visibelli alla sezione fiati e al brillante pianista Vianello, che avrebbero sicuramente ornato con i loro fraseggi le canzoni, ma d'altro canto c'è da dire che in questo modo abbiamo potuto apprezzare le canzoni in una forma più intima ed essenziale. Cos'altro aggiungere se non un grande invito ad andare a vedere il nostro grande unico e inimitabile Sergio Caputo!

Ecco la scaletta del concerto:

1. Io e Rino
2. Cento gocce di pioggia
3. Ma che amico sei
4. Non bevo più tequila
5. Il Garibaldi innamorato
6. Italiani mambo
7. Dammi un pò di più/Flamingo
8. L'astronave che arriva
9. Hemingway caffè latino
10. Spicchio di luna
11. Cimici e bromuro
12. Week-end
13. Effetti personali
14. Visite a sorpresa
15. Metamorfosi
16. Night
17. Un sabato italiano
18. Bimba se sapessi
19. Merci bocù
20. Caro diario
21. Mettimi giù

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