martedì 20 aprile 2010

Litfiba -Live al Palalottomatica di Roma-

Eccoci alla seconda recensione, stavolta si tratta dei Litfiba, storico gruppo rock italiano che dopo dieci anni di stop torna a calcare i palcoscenici italiani per la gioia di tutti i fans.
Risale infatti alla fine degli anni '90 l'ultimo lavoro della coppia Pelù/Renzulli, che con l'album "Infinito" mette fine alla favola Litfiba.
Piero e Ghigo cominciano carriere soliste che alternano buoni momenti ad altri decisamente no.
Ma quello che conta è che ora il magico duo è finalmente tornato insieme per ricreare quell'alchimia magica che ci ha regalato in tutti questi anni canzoni stupende e testi pieni di tematiche sociali.
Dopo questa doverosa introduzione passo alla recensione del concerto che si è tenuto ieri 19 aprile 2010 al Palalottomatica di Roma.
Il palazzetto è gremito e quando si spengono le luci che preannunciano l'imminente entrata della band l'urlo della folla è fragoroso.
Si parte con Proibito brano contenuto nell'album "El Diablo" ed è subito chiaro che Piero ha energia da vendere, salta sul palco come un ragazzino e a dispetto delle sue 48 primavere sfoggia ancora un fisico atletico e asciutto.
Musicalmente la band sembra ben amalgamata, è un piacere vedere lo stile pacioso ma impeccabile del mitico Ghigo Renzulli alla chitarra che snocciola riff taglienti sulle note di "Resta", seconda canzone in scaletta, per passare poi ad una "Cangaceiro" in cui i ritmi afro delle percussioni ci fanno saltare senza sosta.
Al basso abbiamo Daniele Bagni detto Barni che insieme al batterista Pino Fidanza crea un tappeto ritmico su cui le tastiere di Federico Sagona e le note del bravo Ghigo si stendono magistralmente.
La quarta canzone manda in visibilio la folla perchè si tratta di "Paname" brano che tanta popolarità ha conosciuto anche in Francia nei primi anni '80 contenuto in uno degli album da me preferiti dei Litfiba: "Tre" uscito nel 1988 a cui Piero e compagni attingono anche per riproporci una versione ri-arrangiata di "Ci sei solo tu" ed  altri tre  pezzi di grande energia : "Cuore di vetro" , "Bambino" e l'immancabile "Tex" brano dal sapore western che parla del tema della libertà.
Altri pezzi dei primi Litfiba proposti sono: "Dio", anch'esso con un nuovo arrangiamento e "Lulù Marlène".
C'è anche spazio per brani dal ritmo più soft ma non per questo meno appassionanti, sto parlando ad esempio di " Il Volo" o della sempreverde "Fata Morgana".
I ritmi sono serrati, Piero spesso introduce le sue canzoni con critiche al mondo della politica che spesso vive di promesse mai mantenute, dando l'intro perfetto per la canzone "Maudit" che insieme a "Dimme il nome" ed a "El diablo" fa parte del primo bis della band.
Le luci si spengono, Piero viene acclamato a gran voce e dopo pochi minuti fa rientro sul palco e ci regala il secondo bis della serata con "Lacio Drom" e "Lo spettacolo".
Il concerto finisce, Piero e Ghigo  ci hanno dimostrato che tutto questo tempo non ha intaccato la loro energia musicale e la loro passione. Unica pecca da segnalare è l'acustica del palazzetto che distorce troppo il suono e non rende giustizia alla bravura dei gruppi che vi si esbiscono.
Il tour primaverile prevede un'ultima tappa ad Acireale, poi l'appuntamento è per quest'estate con altre tappe tra cui una nuova nella capitale all'Ippodromo delle Capannelle.
A fine tour è prevista anche l'uscita di un album live che racchiude il meglio di queste esibizioni con l'aggiunta anche di alcuni pezzi inediti. Non vediamo l'ora!

Scaletta concerto:

1) Proibito
2) Resta
3) Cangaceiro
4) Paname
5) Bambino
6) Il volo
7) Sparami
8) Lulù Marlene
9) Dio
10) Spirito
11) Tex
12) Ferito
13) Fata Morgana
14) Animale di zona
15) A denti stretti
16) Cuore di vetro
17) Gioconda
18) Ritmo #2
19) Ci sei solo tu
20) Maudit
21) Dimmi il nome
22) El Diablo
23) Lacio drom
24) Lo spettacolo

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