mercoledì 16 novembre 2011

Mark Knopfler & Bob Dylan live Roma

L'accoppiata è quella da K.O., si presentano al palalottomatica di Roma Mark Knopfler e il menestrello Bob Dylan, classe '49 per il primo, '41 per il secondo. Il palazzetto è gremito, ad aprire le danze è Mark Knopfler, che presenterà un set di 11 canzoni per circa un'ora di musica. E' sempre un piacere ascoltare la chitarra di Mark, con quell'inconfondibile tecnica di arpeggio che è diventato un marchio di fabbrica. La mente va subito a "Sultan of swing", pezzo storico composto ai tempi dei Dire Straits, ma che stasera non troverà posto in scaletta per il disappunto di molti fans. Del periodo Dire Straits troviamo però "Brothers in arms" e "So far away". Gli altri brani sono del periodo solista di Mark, soprattutto provenienti dall'ultimo album "The ragpicker's dream" ovvero "il sogno del rigattiere". L'atmosfera predominante è quella folk e la band con cui si accompagna Mark, oltre che numerosa (7 elementi)è anche di raffinata fattura comprendendo oltre alle usuali chitarre e piano anche mandolino, violini e flauti. Anche l'acustica del palazzetto, di solito non sopraffina, è accettabile questa sera. C'è spazio anche per momenti blues come quelli di "Hill's farmer blues" e per il celtic rock di "Speedway to Nazareth". Scontato dire che il boato della folla si materializza in occasione dei due pezzi targati Dire Straits, ma capiamo e ammiriamo la scelta di Mark Knopfler di dare spazio alla sua carriera solista. Finito il set di Knopfler, giusto il tempo per i tecnici di effettuare il cambio strumenti ed eccoci catapultati tra le poesie del mitico Dylan che hanno fatto sognare e piangere mezza generazione negli anni '60. Su Dylan il giudizio che va fatto è duplice, infatti se si è alla prima esperienza col cantante americano, la delusione potrebbe essere grande, infatti ora Bob dopo una vita di sregolatezze a base di alcol, droghe e fumo ha una voce cavernosa che se ben si adatta ai pezzi più blues non riesce a rendere al meglio nei pezzi più melodici, rimanendo priva di variazioni e abbastanza monocorde. Se si è invece degli abituè del vecchio Dylan allora si è rapiti dalla sua capacità istrionica di interpretare le sue canzoni e renderle sempre nuove, ora con una interpretazione vocale diversa ora con un arrangiamento che stravolge la metrica e la ritimica, un po' come fa, con le dovute proporzioni,il nostro De Gregori. La scelta della scaletta vede affiancarsi ai grandi cavalli di battaglia quali "Like a rolling stone", "All along the watchtower", "Things have changed" e "Higway 61 Revisited" pezzi meno usuali e fatti più di rado dal vivo come "Honest with me" e "Spirit on the water",quest'ultima tratta dal recente "Modern Times". Spazio anche per una delle canzoni più recenti "Forgetful heart" contenuta nell'ultimo disco in studio "Together through life". Dylan si fa accompagnare nei primi tre pezzi anche da Mark Knopfler, e personalmente suona quasi sempre l'organo durante tutto il concerto. In un paio di pezzi è alla chitarra e in qualche canzone rispolvera la sua cara vecchia armonica che tanto ha caratterizzato le sue prime composizioni nei primi anni '60. Alla fine un bis inatteso con "Blowin' in the wind", che viene totalmente stravolta tanto da renderla irriconoscibile. Dylan è questo prendere o lasciare. Ecco la scaletta dei due concerti: Mark Knopfler:
1.What it is
2.Cleaning my gun
3.Sailing to Philadelphia
4.Hill's farmer blues
5.Privateering
6.Song for Sonny Liston
7.Haul away
8.Marbletown
9.Brothers in arms
10.Speedway at Nazareth
11.So far away

 Bob Dylan:
 1.Leopard-skin pill-box hat
 2.Don't think twice, it's all right
 3.The things have changed
 4.Spirit on the water
 5.Honest with me
 6.The lonesome death of Hattie Carroll
 7.Ballad of Hollis Brown
 8.Desolation row
 9.Highway 61 revisited
10.Forgetful hearth
11.Thunder on the mountain
12.Ballad of a thin man
13.All along the watchtower
14.Like a rolling stone - 15.Blowin'in the wind Scarica il concerto di knopfler Scarica il concerto di dylan

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