venerdì 11 novembre 2011

Sergio Caputo Live The Place "Pensieri e Canzoni"


E' con molto piacere che torno a recensire uno spettacolo di Sergio Caputo.
Tra l'altro è stato proprio con una recensione di un suo concerto che questo blog ha aperto i battenti!
Il posto è quello solito e accogliente del The Place, piccolo club a due passi da Castel Sant'Angelo.
Questo show è il primo di quattro appuntamenti con il nostro Sergio, che si esibirà anche a dicembre, gennaio e febbraio. Lo spettacolo si chiama "Pensieri e Canzoni", infatti Caputo intervalla le sue bellissime canzoni a tantissimi aneddoti e storie divertenti, interagendo in maniera simpatica col pubblico da cui accetta anche richieste di canzoni.
Sul palco c'è solo Sergio e la sua chitarra, questo rende lo show ancora più intimo e intenso.
La prima parte è rigorosamente unplugged, ed ho trovato molto interessante anche la scelta della scaletta che alterna infatti pezzi super famosi quali "Sabato italiano" e "Il Garibaldi Innamorato" ad altre composizioni meno note ma non per questo meno belle, che Sergio magari non fa dal vivo da molti anni.
Ma andiamo con ordine, il concerto viene aperto con "Non t'aspettavo più" brano raramente eseguito live che è contenuto nell'album "Sogno erotico sbagliato" del 1990, album che registra diverse incursioni nel genere country fino ad allora mai battuto da Caputo. Il primo classico è dietro l'angolo, Sergio attacca infatti l'inconfondibile arpeggio di "Cimici e bromuro" e il pubblico non può fare a meno di cantare tutta la canzone fino all'ultima nota. Per riallacciarsi al discorso del country di prima, Caputo ci regala "Cento gocce di pioggia" che oltre ad una buona melodia contiene un testo ironico e divertente. Poi altri classici snocciolati con abilità come "Non bevo più Tequila" e "Ma che amico sei". Poi Sergio ci racconta di quando prese lezioni di sassofono unicamente per eseguire il solo contenuto in una sua composizione chiamata appunto "Ho l'hobby del sassofono", canzone di cui esegue anche un piccolo frammento e a fine pezzo ci rende partecipi del fatto che il sassofono da quella volta non lo ha più toccato! :-)
A circa metà concerto Caputo ci regala una sorpresa invitando sul palco il grande "in tutti i sensi" Max Tortora! Max esegue con abilità "Spicchio di luna" al piano, con Sergio a fare da seconda voce. Tortora adora questo pezzo tanto da ritenere "Spicchio di luna" la canzone italiana più bella dopo "Mi ritorni in mente" di Battisti.
Prima di lasciare il palco Max ci regala un breve duetto con Caputo sulle note di "Miniera" dei New Trolls ed una divertente imitazione di Califano.
Nella seconda parte del concerto Caputo si fa tecnologico, infatti aziona il suo I-pad e fa partire una base ritimica di alcune sue canzoni più belle, come "L'astronave che arriva" e "Italiani mambo" alle quali  aggiunge i suoi riff jazz con una chitarra elettrica, andata a sostituire opportunamente l'acustica per questi pezzi più swing.
Caputo esegue anche tutte le canzoni portate a San Remo negli anni, che sono per l'esattezza tre, la già citata "Il Garibaldi Innamorato" poi "Rifarsi una vita", con cui ci racconta con la consueta ironia, di essere arrivato ultimo con distacco! Per chiudere con "Flamingo" pezzo dal ritmo latino.
Quasi due ore di concerto sono volate, Caputo esce dalla scena tra gli applausi, ma rientra per regalarci il consueto bis con altri tre pezzi, i primi due sono "Dammi un pò di più" e "Tutto è finito Mariù" mentre il terzo è scelto dal pubblico che invoca a gran voce "Quando un amore va" e ad andare ora purtroppo è anche il nostro Sergio, ma la notizia bella, è come detto in apertura di articolo, che lo rivedremo tra un mese sempre qua al The Place di Roma, a regalarci , ne siamo sicuri, un'altra serata di grande musica.

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