martedì 10 maggio 2011

Elisa live -Gran teatro di Roma-


Sabato 7 maggio 2011, il Gran teatro di Roma ospita una delle voci più belle del panorama italiano attuale: Elisa.
In questo concerto Elisa ci presenta il suo nuovo album "Ivy", in italiano "Edera".
Proprio un nuovo album non è perchè di composizioni originali contiene solamente "Sometime ago" "Fresh air" e "Nostalgia", il resto dei pezzi sono cover: "1979" degli Smashing Pumpkins, "Por que l'amour me quitte" di Camille, "Ho messo via" di Ligabue e "I never came" dei Queens of the stone age.
Le rimanenti tracce sono il riarrangiamento di canzoni della stessa Elisa, come "Rainbow" o "Ti vorrei sollevare" per citarne alcune.
Ma veniamo al concerto che vede sul palco oltre ai canonici basso-chitarra e batteria, suonati nell'ordine da Max Gelsi, Andrea Rigonat e Andrea Fontana, anche diversi coristi, nonchè Gianluca Ballarin all'organo Hammond e Simone Bertolotti al pianoforte, pianoforte suonato in alcune canzoni dalla stessa Elisa che, seppur lodata spesso per la sua voce eccezionale, è molto brava anche con diversi strumenti, oltre al piano infatti suona in qualche canzone la chitarra, il flauto e le percussioni.
La cantante di Monfalcone apre il suo set con una versione di "Lullaby" solo voce ed armonium che mette in risalto le sue qualità canore.
Rotto il ghiaccio, Elisa saluta il pubblico romano e si lancia in "Una poesia per te" seguita a ruota dalla nuova composizione "Nostalgia" che a dispetto del titolo è completamente in inglese.
Ed è proprio con la lingua inglese che Elisa si è fatta conoscere al grande pubblico debuttando con l'album "Pipes and Flowers" trainato al successo dal buon singolo "Labyrinth".
Anche il secondo album è completamente in inglese, dal titolo Asile's world, che si caratterizza anche per essere dal punto di vista musicale molto diverso dall'album di debutto.
Per trovare la prima canzone in italiano dobbiamo attendere San Remo 2001 dove Elisa partecipa con "Luce (tramonti a nord est)" con cui arriva al primo posto aggiudicandosi anche il premio della critica.
Durante il concerto Elisa rimane seduta, lasciando che sia la sua voce a scatenarsi e a regalare emozioni, come nel caso della bellissima esecuzione di "Heaven out of hell".
Elisa chiude la prima parte del concerto suonando le percussioni e la batteria in "Happiness is home" e riapre la seconda parte accompagnata dal un coro di voci bianche durante l'esecuzione di "Qualcosa che non c'è".
Arriva il momento anche delle cover, la prima è la stupenda e sempre verde "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini, prima di iniziarla, Elisa confessa di essere reduce da una forte tosse e spera di farcela a cantare questo pezzo così bello ma anche così difficile, auspicando magari un piccolo aiuto del pubblico. Inutile dire che l'esecuzione è impeccabile, così come impeccabile è l'altra cover "1979" dei Smashing Pumpkins.
Si arriva verso la fine del concerto che è stato caratterizzato quasi interamente da arrangiamenti acustici e dalle bellissime immagini proiettate dietro al palco raffiguranti ruscelli, neve, ghiaccio, sole, insomma immagini di natura stupenda e incontaminata.
La sorpresa finale è l'arrivo sul palco di Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negroamaro, che visibilmente emozionato affronta il suo primo grande palco dopo l'operazione alle corde vocali.
Intona insieme ad Elisa "Basta così" e " Ti vorrei sollevare" e bastano pochi secondi per capire che la sua voce non ha perso minimamente potenza e bellezza.
La chiusura del concerto è affidata alla già citata "Luce".
In platea a seguire il concerto anche Renato Zero.
Ecco qua la scaletta completa della serata:

Lullaby
Una poesia anche per te
Nostalgia
Dancing
Eppure sentire
Heaven out of hell
Yellow sun(mantra)/Asile's world
Sometime ago
Happiness is home
Qualcosa che non c'è
Fresh air
Almeno tu nell'universo
Rainbow
It is what it is
Little eye/1979
Basta così (con Giuliano Sangiorgi)
Ti vorrei sollevare (con Giuliano Sangiorgi)
Gli ostacoli del cuore
Luce(tramonti a nord-est)



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